La Comunità sportiva e il Consiglio dei giovani della Città di Rovinj-Rovigno hanno organizzato una tavola rotonda alla quale si è trattato l’argomento “I giovani e lo sport nella Città di Rovinj-Rovigno”. Al dibattito hanno partecipato la psicologa dello sport Dubravka Martinović, i chinesiologi Bojana Bolković, Goran Subotić, l’allenatori sportivo Nickol Udovičić, Tea Peteh, campionessa europea di vela under 17 nel 2021, e il membro della locale società di pallavolo Aleksandar Fatorić.
Durante il dibattito è stato discusso il problema del precoce abbandono dello sport da parte dei giovani e l’impatto della pandemia da COVID-19 a riguardo.
I partecipanti alla discussione si sono trovati d’accordo sul fatto che i motivi che portano all’abbandono dell’attività sportiva da parte dei giovani si possono far risalire a:
- un numero troppo elevato di allenamenti settimanali come anche di partite; spesso accade che ragazzi di 14 anni competono in 2 o tre categorie diverse.
- infortuni cronici che sicuramente possono fare capo al numero troppo elevato di partite e di allenamenti ai quali i giovani sportivi sono esposti senza tenere conto delle possibilità, dal punto di vista psicofisico, di ogni singolo giovane sportivo.
- incapacità organizzativa per quel che concerne il tempo dedicato alle attività scolastiche e a quelle extrascolastiche.
- mancanza di motivazione, dedizione e aspettative irreali per quel che riguarda il conseguimento di risultati sportivi degni di nota: spesso i giovani sportivi rinunciano alla prima delusione e non sono consapevoli che per raggiungere un traguardo sportivo importante ciò implichi anche dati sacrifici. Oggi i giovani sono abituati all’agio della vita moderna, ad ottenere tutto e subito e malvolentieri sopportano il lungo processo al quale devono sottoporsi per raggiungere risultati sportivi importanti.
- è importante investire nell’educazione, sia a livello pedagogico che tecnico, degli allenatori perché loro sono quelli che in prima persona faranno sì che per il giovane sportivo diventi più importante il processo di allenamento e maturazione a livello emotivo e sportivo che solamente il raggiungimento del risultato. E’ importante che gli allenatori sportivi abbiano la capacità di motivare i giovani sportivi ed offrire agli stessi attività d’allenamento sempre nuove, motivanti e coinvolgenti. Così facendo sicuramente si riuscirà a far appassionare il giovane nei confronti dello sport che pratica e a farlo continuare con l’attività sportiva anche oltre l’età adolescenziale trasmettendogli valori importanti quali quello “anima sana in corpore sano”. Il risultato sportivo, il record oppure la vittoria della partita sono importanti ma non devono essere l’unico obiettivo al quale deve ambire il giovane.
Concludendo lo sport è molto più delle medaglie e dei trofei; lo sport rappresenta uno stile di vita ed un modo di essere e sicuramente tutte queste considerazioni saranno d’aiuto per quel che riguarda il processo di realizzazione della Strategia di sviluppo dello sport della Città di Rovinj-Rovigno.
Al dibattito hanno partecipato, in rappresentanza della Città di Rovinj-Rovigno, il vicesindaco, David Modrušan, il presidente del Consiglio municipale, Emil Nimčević e il presidente della Comunità sportiva della città di Rovinj-Rovigno, Armando Vičić, che a conclusione del dibattito ha ringraziato e salutato tutti i presenti.