E’ interessante per la sua bellezza e per le sue particolarità.
Se da una parte si possono ammirare gli edifici in stile veneziano, dall’altra imponenti si stagliano i palazzi che si ricollegano alla cerchia artistica architettonica triestina e austriaca.
Ritroviamo inoltre la Torre dell’orologio risalente alla metà del secolo XIX con il leone marciano simbolo della Serenissima, situato precedentemente sulla torre del porton del ponte che dava accesso all’abitato insulare e che si trovava difronte all’odierno Palazzo “Califfi”.
Nella fontana, eretta nel 1959, giocano e si dissetano i gabbiani.
Dal molo piccolo partono regolarmente, soprattutto d’estate, i traghetti che assicurano il collegamento con le due più belle e più grandi isole: S.Caterina e S.Andrea. Nella Piazza M.Tito (Piazza della riva) spicca il bel palazzo barocco, del Museo civico, della fine del secolo XVII, una volta proprietà della famiglia Califfi.
Dalla piazza della Riva arriviamo alla via più caratteristica, dopo la Grisia, ovvero in Carera. Urbanizzata nella seconda metà del secolo XVII, oggi è indubbiamente la via più frequentata grazie ai numerosi negozietti ospitati in vecchi portoni, magazzini e suggestive arcate. A metà via c’è la chiesa barocca seicentesca di S. Carlo Borromeo, oggi sede di una galleria d’arte.
Cinquanta mentri più in là, nella Piazza Campitelli, si trova il Palazzo Milossa abbellito nel secolo XVIII, oggi sede della Comunità degli italiani della città di Rovigno. La via Carera sbocca nel piazzale del Laco dal quale possiamo raggiungere una delle tante spiagge lungo la costa meridionale, oppure l’ufficio postale, il pronto soccorso e le strade che portano a Pola a Parenzo o Pisino.