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Isole

Con una Delibera dell’Assemblea del Comune di Rovigno del 27 giugno 1968, le isole e la fascia costiera rovignesi sono state proclamate riserva di zone naturali “al fine di tutelare gli ambienti naturali, le bellezze del paesaggio, la ricca vegetazione, le spiagge, l’aspetto estetico e il valore turistico”. Erano oggetto della Delibera tutte le isole e il litorale, comprese le acque fino a 500 metri circa dalla spiaggia, dipendentemente dalla configurazione del terreno, da Punta S. Giovanni di Valalta e fino a Barbariga. La Delibera in questione fu sancita pure dall’Ente repubblicano per la tutela ambientale di Zagabria (GU RSC 22/69). Il documento in questione è tuttora in vigore ma con la nascita del Comune di Valle la costa è stata ridotta e il bellissimo e famoso arcipelago di Rovigno ha perso due isole, ovvero le condivide con il Comune di Valle.

Qui di seguito riportiamo l’elenco delle isole, isolotti e scogli, iniziando da settentrione verso sud: isola Figarola (22.572 m2), scoglio Figarola piccola, isola S. Caterina (129.789 m2), isola Bagnole, popolarmente “Sete pei” (7.240 m2), scoglio Muntravo, isola Samer oppure “Isola dell’amore” (4.560 m2), (ex Isola Rossa) – S. Andrea e Mas’cin (233.429 m2), isola Sturago (22.269 m2), isola S. Giovanni in Pelago (88.737 m2), scoglio S. Giovanni in Pelago (faro-lanterna) (7.093 m2), scoglio Piroso grande (6.236 m2) e piccolo (4.014 m2), isola Polari (15.002 m2), scoglio Rivera (8.323 m2), isola Vestre (17.138 m2), isola Due Sorelle – Piccola (21.918 m2) e Grande (49.101 m2), isola Pissuglio (3.453 m2), isola Gustigna (5.467 m2).

L’arcipelago rovignese, come dall’elenco riportato, ha 14 isole e 6 scogli, se consideriamo le Due Sorelle come due isole e l’ex Isola Rossa viene suddivisa in S. Andrea e Mas’cin. La lunghezza totale di tutte le isole, scogli compresi, raggiunge i 20,5 km, mentre la loro superificie è di 652.614 m2 un po’ più di 65 ha.
Va ricordato che fanno parte del Comune di Valle l’isolotto Colone (7.720 m2) e lo scoglio Porer, come pure che già da una ventina d’anni non esiste più lo scoglio S. Felice perchè con la costruzione del porticciolo e del marina “Valalta” questi è stato unito alla terraferma. La maggior parte delle isole era un tempo proprietà privata di pescatori o ricche famiglie rovignesi ma poi, a fine secolo furono acquistate da appartenenti agli alti ranghi della società austriaca.

S. Andrea e Mas’cin divennero di proprietà della famiglia Hutterott, in base al contratto di compravendita stipulato il 28 dicembre 1891. Il cavagliere Giovanni Giorgio fu Carlo le acquistò da Conzoni Amalia nata Escher, che le aveva ereditate da Pietro Catraro e Ana Stengle ed Escher Enrico, commerciante di Trieste, proprietario del Cementificio e fabbrica di calce, fondata sull’isola di S. Andrea nel 1852.

L’Isola di S. Caterina venne acquistata nel 1898 dall’arciduca Carlo Stefano d’Asburgo che il 21 aprile 1905 la vendette al conte polacco Ignaz Karol Korvin Milewsky. Con questo passaggio di proprietà inizia una specie di “gara” per stabilire quale fosse l’isola più bella e perciò venne avviato un sistematico lavoro di rimboschimento, si trasportava terra dalle zone circostanti per ricoprire le superfici carsiche delle isole.

Grazie a questi interventi oggi le isole sono l’orgoglio, il fiore all’occhiello di Rovigno. Anche le rimanenti isole furono rimboschite oppure sono oggi ricoperte da vegetazione spontanea, soprattutto di conifere. Gli scogli sono prevalentemente nudi ma rappresentano il luogo di ritrovo preferito dei gabbiani, che qui nidificano.