Sinuosa si delinea la costa la meridionale che abbraccia con il molo le numerose imbarcazioni del porticciulo tra le quali spicca la tipica batana rovignese. Al di là della diga e del molo del Marina la riva ci conduce nell’incantevole parco “Punta Corrente”. Sul promontorio occidentale del parco (Punta Montravo) c’è una cava di pietra abbandonata dalla quale, un tempo, veniva estratto il famoso biancone impiegato per la costruzione di numerosi palazzi veneziani.
Da sempre i rovignesi erano conosciuti per loro abilità nella costruzione delle batane, delle brazzere e leuti, infatti in città c’erano, nel secolo XVIII ben dodici squeri. Nella Piazza dei squeri si trova Centro arti visive “Batana” il quale svolge attività artistico culturali al livelo nazionale e internazionale nel campo della fotografia e arti visive, tra quali più conosciuta Mundial fotofestival.
Passeggiando accanto agli edifici della Fabbrica tabacchi non possiamo che rimanere affascinati dal restauro che dà un’ulteriore nota di eleganza ai palazzi. La lavorazione del tabacco ha una lunga tradizione, infatti già nel 1872 vennero costruiti gli impianti della “Fabbrica tabacchi”.
Più in là troviamo la Stazione degli autobus e dei taxi. Vicino si erge il monumento sacro più antico di Rovigno la chiesetta della SS. Trinità.
CHIESETTA ROMANICA DELLA SS. TRINITA
Sul piazzale del Laco si erge la chiesetta romanica della SS. Trinità. E’una cappella ettagonale con muratura a vista con all’interno sette nicchie e soffitto a cupola; la sua struttura circolare mostra elementi di passaggio dal romanico al gotico. I giochi di luce che si creano grazie a tre aperture donano a questo piccolo edificio suggestive armonie. Un vero gioiello di arte locale è rappresentato dalla transenna con scene del supplizio del Golgota con la Madonna, Maddalena, S.Pietro, S.Giovanni Battista e S.Giovanni Evangelista. Oggi la chiesetta si trova in ottimo stato di conservazione; recentemente è stata adibita a galleria d’arte.
CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
Sull’altare si trova una tavola in legno con sfondo e cornice dorati del secolo XVI con la raffigurazione della Madonna con bambino.
Particolarmente preziosi i banchi tardobarocchi e gli ex-voto dei marinai rovignesi documenti insostituibili per la conoscenza e lo studio della storia della marineria della città. Sul pavimento si trova l’arca sepolcrale della contessa Elisabetta Angelini Califfi, ivi sepolta il 13 dicembre 1762 e conosciuta come “la madre dei poveri”.
Nelle vicinanze, circondato dal verde, si erge lo splendido edificio delle cosiddette “scuole nuove” costruito nel 1913 e progettato dall’architetto triestino L.Braidotti; vi hanno sede le scuole medie superiori croata e italiana, e vi sono esposte antiche anfore ed epigrafi romane.
Nella stessa zona si concentrano molti istituzioni importanti: il Pronto Soccorso, la polizia, i Vigili del fuoco, l’ufficio postale, la scuola professionale “E.Kumicic” nella quale nel 1850 fu aperto il primo asilo cittadino, immersa nel verde, la casa di riposo per anziani intitolata a “Domenico Pergolis” che nel 1899 regalò l’edificio alla città.
Non dobbiamo dimenticare la biblioteca civica “Mattia Flaccio Illirico” anch’essa in via Domenico Pergolis nella villa “Maria Antonia”, la quale raccoglie circa 35.000 volumi. Qui vi hanno sede la società artistico culturale “Franjo Glavinic” e la sezione rovignese della Matica Hrvatska.
Nel circondario della città sono presenti numerose chiesette rilevanti sotto il profilo storico-architettonico, molte delle quali purtroppo si trovano in uno stato deplorevole.
Consigliamo ad ogni visitatore di immergersi nelle bellezze naturali di questo incantevole luogo: gli uliveti, i centenari cipressi, la macchia mediterranea e la fauna locale. Suggestive visite si possono fare pure nei piccoli paesi del circondario: Valle, Canfanaro e Gimino.