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10.03.2020

Decisione del Comando per la protezione civile della Regione istriana

All’odierna 19.esima seduta del Comando per la protezione civile della Regione istriana, alla quale erano presenti i sindaci della Regione e i capi dei comandi di protezione civile delle città istriane sono state prese le seguenti conclusioni:

 

1. Rinviare tutti i raduni all’aperto e al chiuso. Le istituzioni cittadine e municipali sono tenute a chiudere i cinema, le biblioteche. le sale di lettura e gli spazi delle associazioni, seguiti dagli spazi delle organizzazioni della società civile, associazioni e comunità, nonché spazi utilizzati per eventi.
Inoltre, tutte le strutture sportive, palestre, piscine, campi sportivi e campi da gioco,  di cui  saranno tutti avvertiti attraverso l’Unione sportiva.
I sindaci prenderanno le decisioni necessarie per l’effettiva attuazione di quanto sopra.

 

2. Città e Comuni, nonché enti turistici, sui propri territori, tramite il sistema e-Visitor, registraranno tutti gli ospiti provenienti dalla Repubblica italiana e invieranno le informazioni all’ispezione sanitaria competente

3. Dal Comando nazionale della protezione civile viene richiesta la chiusura di tutti gli istituti scolastici e prescolari come anche delle università sul territorio della Regione istriana fino al 14 aprile 2020.

4. Dal Comando per la protezione civile viene richiesto il rinvio dei tornei e delle gare sportive, oppure che si tengano a porte chiuse

 

Con le misure proposte diminuiamo il rischio di contagio da coronavirus sul territorio della Regione istriana. Quindici giorni fa è avvenuto un peggioramento della situazione sul territorio della Repubblica italiana, con un aumento nel numero dei casi di contagio, dei decessi e della diffusione incontrollata del virus.

La Regione istriana è territorialmente la più vicina all’Italia ed è legata con lei mediante flussi migratori quotidiani. Proprio a causa di queste migrazioni e l’arrivo nel corso del weekend di numerosi proprietari delle case di villegiatura è emerso il bisogno di introdurre misure di  protezione più rigorose.