Nel corso della giornata di ieri, una quarantina di sommozatori istriani, guidati dal Club per le attività subacquee Rovinj-Rovigno e in collaborazione con l’Unione sommozzatori della Regione istriana, ha reso onore alla memoria delle vittime dell’affondamento della Baron Gautsch, la nave passeggeri che 106 anni fa ha urtato una delle proprie mine.
La tragedia è avvenuta a nove miglia nautiche da Rovigno il 13 agosto del 1914 e le sue vittime sono considerate le prime vittime civili della Prima guerra mondiale. Non è conosciuto il loro numero esatto considerando che gli ufficiali dell’esercito e i bambini non erano iscritti in lista. Le stime contano circa 150-200 vittime.
Il relitto, oggi, giace come stesse ancora navigando e una delle sue particolarità è il fatto di potervi entrare. Grazie alla sua flora e alla fauna è una destinazione interessante per le immersioni e uno dei 50 relitti più famosi al mondo.