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01.04.2022

Le Case della salute dell’Istria hanno investito 7,3 milioni di kune nel rinnovo della diagnostica radiologica tramite l’introduzione della digitalizzazione

Oggi presso la Casa della salute – Filiale di Rovinj-Rovigno, fondata dalla Regione Istriana, è stato presentato il progetto “Rinnovo della diagnostica radiologica tramite l’introduzione della digitalizzazione nelle Case della salute dell’Istria”. I partecipanti alla presentazione erano presidente della Regione Istriana Boris Miletić, il direttore delle CSI Ante Ivančić, il sindaco della Città di Rovigno Marko Paliaga, la direttrice della CSI – Filiale di Rovigno Corinna Pellizzer Lanča e il coordinatore delle attività per la radiologia delle Case della salute dell’Istria Elvis Černeka.

Come ha sottolineato il direttore Ivančić, nel 2019 le Case della salute dell’Istria hanno avviato un progetto di modernizzazione della diagnostica radiologica, nell’ambito del quale sono stati sostituiti i vecchi dispositivi radiologici in tutte le filiali tranne a Pola, dove la radiologia di base è stata organizzata presso l’Ospedale generale di Pola. La procedura di appalto pubblico si è conclusa nel 2021 ed entro la fine dell’anno sono stati installati i nuovi dispositivi digitali in tutte le filiali.

“Si tratta dei dispositivi più moderni del rinomato produttore belga-tedesco Agfa, che ha accantonato la vecchia tecnologia analogica ed ha introdotto il digitale con software avanzati che forniscono la massima qualità di acquisizione, archiviazione ed elaborazione del materiale delle immagini”, ha affermato il direttore.

È particolarmente importante sottolineare che i vantaggi del nuovo sistema sono numerosi, come ad esempio immagini radiologiche incomparabilmente migliori, la possibilità di memorizzare le immagini e la loro disponibilità in qualsiasi luogo, nonché la possibilità di inviare immagini radiologiche e leggerle a distanza.

Si tratta di un investimento di 7,3 milioni di kune, che rappresenta il più grande investimento nell’ambito delle Case della salute dell’Istria dalla loro fondazione nel 2004. Di questo importo, 6,5 milioni di kune sono stati finanziati da un prestito presso la Banca di credito istriana (IKB) di Umago per un periodo di 10 anni e il resto sono mezzi propri delle Case della salute dell’Istria.

“La nuova tecnologia ha consentito la riorganizzazione delle attività che ora verranno effettuate come un’unica attività in più sedi, il che ha migliorato la funzionalità del sistema, fornito migliori condizioni di lavoro per i dipendenti e ridotto i tempi di attesa, cosicché oggi in nessuna filiale si aspetta più di 7 giorni per una visita”, ha affermato il direttore Ivančić.

Il presidente della Regione Miletić ritiene che con il progetto di rinnovo della diagnostica radiologica tramite l’introduzione della digitalizzazione sia stato fatto un grande passo avanti nella fornitura di servizi sanitari ai cittadini dell’Istria.

“Gli esami radiologici prevedono una certa dose di radiazioni e, con i nuovi dispositivi, si ottengono gli stessi risultati, ma con dosi di radiazioni significativamente inferiori. Le Case della salute dell’Istria seguono le tendenze mondiali e sono molto felice di sentire dai professionisti che per quanto riguarda le nuove tecnologie, siamo ai vertici mondiali. Sappiamo molto bene che la diagnosi precoce migliora notevolmente il trattamento dei pazienti e per questo, ovviamente, è necessario disporre di tecnologie avanzate. Naturalmente, con tutte le attrezzature e gli apparati necessari, il fattore umano è quello chiave, quindi ringrazio i radiologi e i tecnici radiologici delle Case della salute dell’Istria e auguro loro un lavoro ancora più proficuo con le nuove apparecchiature mediche”, ha affermato il presidente della Regione Istriana.

Il sindaco Paliaga ha convenuto che questo progetto ha migliorato notevolmente la qualità dei servizi sanitari per i cittadini di Rovigno.

“Come sindaco, sono felice che sia la Regione Istriana che le Case della salute dell’Istria stiano investendo mezzi significativi nel miglioramento della sanità e di conseguenza della vita nel nostro territorio. Tutte le città istriane, e in primis la Regione, hanno riconosciuto l’importanza del progetto di rinnovo del Reparto per la riabilitazione pediatrica dell’Ospedale specialistico per l’ortopedia e la riabilitazione “Martin Horvat” Rovinj-Rovigno”, ha affermato il sindaco di Rovigno ringraziando la direttrice e la capo-infermiera della Casa della salute – filiale di Rovigno, per l’ottima collaborazione durante la pandemia COVID-19.

Le Case della salute dell’Istria sono un’istituzione molto complessa che conta circa 600 dipendenti in 43 località in cui viene fornita la tutela sanitaria primaria, secondaria e terziaria attraverso 17 attività.

Durante la sua permanenza a Rovigno, il presidente della Regione Boris Miletić, la vicepresidente della Regione Jessica Acquavita, il capo di Gabinetto del presidente della Regione Ivan Glušac Ivan Glušac e la f.f. di assessore dell’Assessorato amministrativo alla Comunità Nazionale Italiana e gli altri gruppi etnici Tea Batel hanno tenuto un incontro di lavoro con il sindaco di Rovigno Marko Paliaga e il vicesindaco David Modrušan. Nel corso della riunione si è discusso del “Progetto di raccolta, drenaggio e depurazione delle acque reflue sul territorio dell’agglomerato di Rovigno”, della problematica inerente l’abusivismo edilizio sul territorio della città, gli investimenti dell’Autorità Portuale regionale di Rovigno come il ripristino del muro costiero di Valdibora e il nuovo Porto comunale settentrionale San Pelagio, nonché i futuri sviluppi dell’Ospedale specialistico “Martin Horvat”.

Nel corso della riunione è stata presentata l’iniziativa di tenere a Rovigno il Festival del multiculturalismo di quest’anno, avviato e organizzato dalla Regione Istriana dopo una pausa di due anni per motivi epidemiologici. Proposta che è stata sostenuta dal sindaco Paliaga. L’evento è previsto per il 10 maggio, nelle ore pomeridiane, mentre la location esatta è ancora da definire. Inoltre, il giorno prima, Rovigno ospiterà il 3° coordinamento dei vicepresidenti di Regione dalle fila alle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia.