Ieri il sindaco Marko Paliaga, accompagnato dalla caposettore del Settore amministrativo per le attività sociali Edita Sošić Blažević, ha visitato l’Ecomuseo “Casa della Batana” in occasione del completamento dei lavori di ristrutturazione dell’istituzione. Sono stati così completati i lavori edili di ristrutturazione dell’edificio, iniziati a novembre 2019, e di installazione dei nuovi impianti elettrici, impianti multimediali, isolamento, pannelli in cartongesso e impianti idraulici.
Resta soltanto l’allestimento della mostra permanente e l’Ecomuseo potrebbe quindi riaprire i battenti a fine aprile. In tal senso sono previste alcune novità, come annunciato dalla direttrice dell’istituzione Nives Giuricin, come ad esempio una presentazione in realtà virtuale che avvicinerà i visitatori alla tradizione e al patrimonio naturale di Rovigno. La nuova mostra racconterà la storia della Batana e di Rovinj-Rovigno in modo moderno e stimolante, spingendo i propri confini e aprendo nuovi orizzonti.
I reperti della vecchia mostra sono stati restaurati in collaborazione con il Museo della Città di Rovinj-Rovigno e, in aggiunta, una parte della mostra sarà dedicata ai numerosi riconoscimenti.
Il progetto dell’Ecomuseo “Batana” è stato iscritto nel Registro delle migliori pratiche dell’UNESCO per la conservazione del patrimonio culturale immateriale del mondo dal 2016 e rappresenta un approccio unico alla preservazione del patrimonio materiale e immateriale complessivo di Rovigno sulla base di iniziative locali e progetti di sviluppo attuati da molti anni dai massimi esperti. La Batana è stata iscritta nel Registro dei beni culturali della Repubblica di Croazia nel 2008.
Il progetto di ristrutturazione dell’edificio dell’Ecomuseo ha un valore di circa 2 milioni di kn e parte delle attrezzature e delle soluzioni multimediali sono state finanziate dall’importo indicato attraverso il progetto “Culturecovery interreg centraleurope”, mentre la progettazione grafica e parte dei contenuti multimediali sono finanziati attraverso il progetto “Arca Adriatica interreg Italy-Croatia”.
La ristrutturazione è stata in parte cofinanziata dal Ministero della cultura e da un prestito che coprirà, tra l’altro, le spese per la sistemazione del Centro di interpretazione e del nuovo spaccio in via Arnolongo, che è in fase di ottenimento del permesso di costruire.