Un magnifico concerto del Quartetto di Zagabria ha chiuso in bellezza l’edizione di quest’anno del “Baromus”, un festival di musica barocca che, organizzata dal suo ideatore e direttore artistico Domagoj Terzić, si tiene a Rovigno già da 16 anni.
Con il motto “A quattro…” e per la gioia del pubblico, questo festival è riuscito a portare, per alcune settimane, molti eminenti musicisti nella chiesa rovignese di S. Francesco.
Ricordiamo che tutto è iniziato a metà luglio, quando i virtuosi del Quartetto chitarristico croato Zoran Dukić, Petrit Çeku, Maroje Brčić e Tvrtko Sarić si sono esibiti all’inaugurazione del rinomato festival.
Il pubblico rovignese ha poi accolto con entusiasmo l’esibizione “Matija suona Arsen”, ovvero uno dei più importanti strumentisti croati, Matija Dedić, che ha suonato alcuni brani dell’omonimo album in omaggio al padre, il leggendario Arsen.
In seguito, ad allietare il pubblico con un emozionante programma sono stati i sassofonisti croati Nikola Fabijanić, Gordan Tudor, Goran Jurković e Tomislav Žužak, che assieme formano il Quartetto di sassofoni Papandopulo.
In fine, l’acclamato Quartetto di Zagabria, composto da Martin Krpan (violino) Davor Philips (violino), Hrvoje Philips (viola) e Martin Jordan (violoncello), ha conquistato il cuore del pubblico.
Il Quartetto di Zagabria è stato fondato come primo ensemble permanente e professionale del suo genere sulla scena musicale croata. Il suo ottimo apprezzamento è stato ulteriormente confermato da nuove tournée all’estero e da numerose collaborazioni con vari artisti, tanto che, in più di un secolo di esistenza, il Quartetto di Zagabria ha tenuto oltre 4.000 concerti e registrato più di 60 dischi per varie case discografiche e radiofoniche mondiali.
I numerosi premi e riconoscimenti al quartetto includono i più importanti premi nazionali e numerosi premi discografici “Porin”.
Gli attuali esponenti della grande tradizione musicale del Quartetto di Zagabria hanno chiuso in bellezza il festival di musica barocca eseguendo pezzi di Sorkočević, Haydn e Mendelssohn.