L’Associazione “Casa della batana” ha inaugurato ufficialmente oggi i nuovi spazi in Riva A. Rismondo 2 che le sono stati assegnati dalla Città. All’inaugurazione ha assistito anche il sindaco con i suoi collaboratori e il vicesindaco Marino Budicin.
«Nonostante la crisi causata dal coronavirus, la nostra Associazione ha continuato a lavorare dietro le quinte a “gonfie vele”, come siamo abituati a fare, portando così a termine il secondo progetto europeo e continuando con il terzo; abbiamo proseguito con i lavori di ristrutturazione del nostro Ecomuseo, iscritto nel Registro UNESCO come una delle migliori pratiche per la conservazione del patrimonio culturale immateriale del mondo, che riapriremo a fine anno con una nuova mostra permanente moderna e totalmente digitalizzata; i lavori allo spaccio Arnolongo inizieranno nel periodo autunnale, e in tutto questo abbiamo avuto la fortuna di vederci assegnato un posto stupendo come questo che abbiamo adattato alle nostre esigenze, grazie all’aiuto di alcuni soci che con il loro lavoro hanno reso questo posto un luogo accogliete e unico dove la nostra associazione avrà un ufficio spazioso e funzionale per il lavoro amministrativo e di contabilità e, non solo, perché nella parte anteriore è stato allestito un simpatico ed elegante spazio per la vendita di manufatti, stampe, quadri, materiale audio-visivo che promuoverà la nostra associazione, ma anche la nostra città», ha dichiarato la presidente Nives Giuricin.
Giuricin e la responsabile dei progetti Tamara Nikolić Đerić hanno ringraziato in particolare il sindaco Marko Paliaga, i suoi vice Kristijan Damijanić e in modo particolare Marino Budicin, il presidente del Consiglio municipale Valerio Drandić e i responsabili dei vari settori municipali, nochè la direttrice dell’ente turistico locale, Odete Sapač, e il direttore dell’autorità portuale, Donald Schiozzi, per la sensibilità verso l’associazione e i suoi soci.
«Forse all’epoca dell’inaugurazione dell’Ecomuseo nemmeno ci si poteva rendere conto di cosa si sarebbe riusciti a realizzare. Sicuramente all’epoca era un programma che era all’avanguardia rispetto alla scena museale europea di allora. Sono sicura che con orgoglio possiamo dire che l’Ecomuseo dedicato a questa nostra piccola barca, che tanto ha dato a tante famiglie rovignesi, oggi si vede protagonista di svariati progetti ed eventi, soprattutto grazie ai nostri soci e al loro entusiasmo” ha concluso Nives Giuricin.