Ma la cosa più importante era quella di far scoprire ai bambini e ai giovani il potenziale delle cose vecchie e scartate, per poterle riutilizzare portando così ad una riduzione dei rifiuti. Obiettivo del concorso, quindi, era quello di educare i giovani sull’importanza della tutela dell’ambiente, del riciclo (anche quello creativo) e della corretta gestione dei rifiuti, con elementi di riutilizzo (upcycling) e promuovere così una comunità sana che sia responsabile dell’ambiente in cui vive.
La Scuola media superiore italiana, sotto la guida dell’insegnante Virna Dalino Polo ha partecipato con la classe IV liceo generale. La classe si è divisa in due gruppi, ed ogni gruppo ha lavorato separatamente, preparando gli oggetti ed anche un video di presentazione degli stessi (aiutati dall’insegnante Luka Nreka). I titoli dei lavori proposti sono: 1) “Dopo un buon caffè” 2) “Un salto in edicola” Entrambi i lavori proposti prevedevano la creazione di “gioielli”, quali collane e/o orecchini, il primo riutilizzando le capsule del caffe in alluminio mentre il secondo usando della semplice carta.
Il primo lavoro è piaciuto alla giuria e si è piazzato al secondo posto. Il gruppo di lavoro era formato da quattro ragazzi: Gaia Banko, Giovanni Battista Uggeri Michelini, Leonardo Piccinelli e Nathan Berto. Lavorando su questo progetto i ragazzi hanno imparato che le capsule del caffè, in plastica e alluminio, non sono riciclabili né sostenibili, quindi il loro destino sono i rifiuti indifferenziati, ma esistono tante idee per non inquinare e riciclarle in modo creativo.
In allegato il link del secondo video realizzato nell’ambito del progetto
https://www.youtube.com/watch?v=LSL-DVerl-8&feature=youtu.be