Tutto il mondo conosce la Nutella, ma quasi nessuno sa che la ricetta dell’odierna crema spalmabile al cioccolato, famosa in tutto il mondo, è stata in parte creata grazie ad un rovignese. Infatti, nel 1813 Antonio Bazzarini, originario di Rovinj-Rovigno, ideò e brevettò il precursore del gianduia, una leccornia a base di cioccolato e mandorle.
È nata così l’idea di creare un nuovo, esclusivo souvenir, ovvero il Gianduia rovignese, prodotto dall’azienda Atelier Ecostyle, che è stato presentato oggi in anteprima presso il municipio.
Il tutto è iniziato quando, un anno fa, l’autrice del progetto, Marina Prijatelj, studiando le ricette tradizionali del cioccolato, si è imbattuta in una straordinaria scoperta sul sito di uno dei principali distributori di cioccolato, ovvero che il Gianduia – uno dei più grandi classici del cioccolato – deve le sue origini a Rovigno, come testimoniano i materiali stampati, ma anche un brevetto. Dobbiamo ringraziare gli autori italiani Clara e Gigi Padovani Giunti, le cui ricerche sulla storia del Gianduia hanno portato alla scoperta del fatto che il suo vero e originale autore è Antonio Bazzarini di Rovinj-Rovigno. Gli autori hanno inoltre pubblicato le loro conclusioni nel libro Gianduiotto Mania (2007).
“La storia del rovignese Antonio Bazzarini è una scoperta eccezionale per la nostra azienda, così come per la Città di Rovinj-Rovigno, che, grazie al suo concittadino e al suo opuscolo del 1813, si è trovata improvvisamente nel mondo del cioccolato”, ha sottolineato Barbara Lipovščak di Atelier Ecostyle, che ha ringraziato la Città di Rovinj-Rovigno e il locale Ente per il turismo per il loro supporto e sostegno al progetto comune.
Sviluppo di prodotti unici e riconoscibili
“Lo sviluppo di questo souvenir esclusivo rappresenta un salto in avanti dal punto di vista qualitativo, con un qualcosa di unico che può essere riconosciuto in tutto il mondo come un prodotto che è stato creato nella nostra città”, ha affermato il sindaco Marko Paliaga, ricordando che Rovinj-Rovigno custodisce alcuni prodotti che sono simboli dell’identità, della tradizione e della storia della nostra città, come la tradizionale batana a cui è dedicato il nuovo concetto dell’Avvento rovignese, poi il melagrano e l’esclusiva ricetta del “pelinkovac” rovignese della famiglia Benussi del 1925, che è riconosciuto anche fuori dai confini della Croazia. “Spero che in futuro saremo in grado di combinare questi due prodotti riconoscibili anche in termini di gastronomia ed esperienza”, ha aggiunto Paliaga. “L’obiettivo è, quindi, di distinguersi in termini di qualità e di sviluppare prodotti ed esperienze con cui è difficile competere, cioè attraverso i quali possiamo essere unici e riconoscibili in tutto il mondo”.
“La ricetta del Gianduia rovignese è ispirata alla ricetta originale del sostituto del cioccolato e adattata ai tempi odierni, mentre gli ingredienti utilizzati sono il cioccolato di alta qualità a fermentazione Q con un minimo del 70% di cacao, mandorle locali ed additivi di altissima qualità di origine controllata.
Un approccio personalizzato
Sono state prodotte barrette di cioccolato in varie misure e grammature, bomboniere da 2 e 8 praline a forma di mandorla, nonché una crema spalmabile al cioccolato da 220g, il tutto in confezioni kraft ecologiche di varie dimensioni, confezioni luxury plastificate e confezioni a forma di libro dove in onore di Antonio Bazzarini abbiamo unito le sue due passioni: la lessicografia e il cioccolato”, ha spiegato Lipovšček.
L’identità visiva si basa sul personaggio e sull’opera di Antonio Bazzarini, infatti per il logo sono stati utilizzati l’autentica carta intestata della sua casa editrice del 1835 e un ritratto tratto dalla sua opera più famosa, il Vocabolario della lingua italiana. Il Gianduia rovignese è così decorato con un design distintivo con un involucro storico. Il suo ritratto e la sua tipografia sono dettagli elementari di un approccio personalizzato all’intero progetto che non si era mai visto prima in Croazia.
Un gelato con la firma dello chef Deniz Zembo
In collaborazione con il famoso chef Deniz Zembo, è stato sviluppato un gelato artigianale al gianduia rovignese, e oltre al gelato classico esiste anche una versione vegana. Come ha affermato Zembo, l’intenzione era quella di replicare l’interpretazione di quel gelato ai giorni nostri, ovvero senza l’utilizzo di prodotti di origine animale e senza glutine.
Questo progetto è stato sostenuto anche dall’Ente per il turismo di Rovinj-Rovigno, la cui direttrice, Odete Sapač, ha anch’essa partecipato alla conferenza stampa per i media, mentre il capo dell’Ufficio del Consiglio municipale e del sindaco Maria Črnac Rocco ha osservato che tramite l’Accordo tra la Città di Rovinj-Rovigno, l’Ente per il turismo e l’Atelier Ecostyle è un marchio e un nome protetto, e che sono già state concordate le modalità di vendita.
Bazzarini: il rovignese che ha cambiato il mondo del cioccolato
È interessante il fatto che Bazzarini non fosse un cioccolatiere o un pasticcere, ma – come ha ricordato il capo dell’Ufficio del Consiglio municipale e del sindaco Maria Črnac Rocco – un importante filologo e linguista, autore del più grande dizionario italiano-latino mai scritto fino ad allora, che è entrato brevemente nel mondo del cioccolato e lo ha cambiato per sempre. La sua invenzione ebbe una grande influenza sulle modalità di produzione del cioccolato dell’epoca, che poi si diffusero in tutto il mondo. Durante il regno di Napoleone l’importazione del cacao dal Sud America divenne difficile; allora il giovane Bazzarini, sperimentando con il cacao e gli ingredienti del suo ambiente naturale – la città di Rovigno, dove abbondavano le mandorle – scoprì un “sostituto al cioccolato”. Sebbene Bazzarini usasse le mandorle nelle sue ricette, la sua ricetta prevedeva anche l’uso delle nocciole. Bazzarini portò la sua invenzione in Italia, e nel 1813 la brevettò e la stampò in un opuscolo dal titolo molto significativo: Piano teorico pratico di sostituzione nazionale al cioccolato.