Martedì 17 aprile 2018, negli ambienti della Città di Rovinj-Rovigno è stato costituito, su iniziativa del Ministero degli affari interni, della Questura Istriana e della Stazione di Polizia Rovigno – il Consiglio per la prevenzione della criminalità della Città di Rovinj-Rovigno.
L’obiettivo del Consiglio è la prevenzione di tutte le forme di comportamento vietato, il miglioramento dello stato della sicurezza generale dei cittadini, dell’ordine pubblico, della tutela dei beni materiali e dell’evoluzione della qualità della vita.
Il Consiglio per la prevenzione è composto dai rappresentanti di vari organismi di potere, di servizi pubblici, dei cittadini e dell’economia, ossia :
- Marko Paliaga, sindaco della Città di Rovinj-Rovigno che preside il Consiglio per la prevenzione,
- Branko Ivan Bestulić, Comandante della Stazione di Polizia Rovinj-Rovigno che preside il Consiglio per la prevenzione quando il sindaco è assente,
- Elvis Prenc, rappresentante della Città di Rovinj-Rovigno,
- Ines Krajčak, rappresentante della Città di Rovinj-Rovigno,
- Edita Sošić Blažević, rappresentante della Città di Rovinj-Rovigno,
- Predrag Mamontov, rappresentante della Città di Rovinj-Rovigno,
- Tiziana Zovich Stanić, rappresentante del Consultorio psicologico cittadino,
- Snežana Đorđević, rappresentante dell’Ambulatorio per le dipendenze Rovinj-Rovigno,
- Vesna Miletić Kancelir, rappresentante della Medicina del lavoro Rovinj-Rovigno,
- Ingrid Sau, rappresentante dei presidi delle scuole medie superiori nel territorio della città di Rovinj-Rovigno,
- Marin Mihovilović, rappresentante dei direttori delle scuole elementari nel territorio della città di Rovinj-Rovigno,
- Maura Čabran, rappresentante del Consiglio dei giovani della città di Rovinj-Rovigno,
- Gianni Rocco, rappresentante della Comunità sportiva della città di Rovinj-Rovigno.
Il Consiglio baserà il proprio lavoro sul fatto che la sicurezza è il diritto di ogni uomo e una componente importante per la qualità della vita, inoltre che la criminalità è un problema complesso che non può risolvere nessuna istituzione sociale senza l’aiuto dell’intera comunità. Le azioni preventive andrebbero attuate con il lavoro comune e coordinato di tutti i soggetti sociali – cittadini, organismi dell’autogoverno locale, polizia, istituzioni educative e sanitarie, chiese, organismi statali, regionali, cittadini e di ispezione, tribunali, istituzioni di assistenza sociale, comunità turistiche e altro.
L’analisi della situazione è la base e il punto di partenza delle attività del Consiglio. I membri del Consiglio seguendo gli avvenimenti sociali e gli indici statistici, esaminando i pareri dei cittadini e con le valutazioni tecniche di singoli soggetti sociali, determinano lo stato reale della sicurezza, i motivi del comportamento associale e trovano i modi e i modelli per risolvere i problemi ravvisati.
La sicurezza dei bambini e dei giovani è di particolare importanza per il Consiglio e l’intera comunità. Il Consiglio attua le attività preventive con l’obiettivo di rimuovere le influenze negative dell’ambiente sociale sullo sviluppo dei bambini e dei minorenni nonché per assicurare le condizioni normali per lo sviluppo della loro personalità.
Gli esempi dei temi che verranno esaminati dal Consiglio in seguito all’analisi:
- la sistemazione dello spazio e l’illuminazione attorno alle istituzioni formative, rendere possibile il collegamento delle istituzioni formative con i servizi per i giovani, le organizzazioni culturali, artistiche e sportive, i servizi per l’orientamento professionale e l’occupazione,
- la partecipazione attiva e tempestiva dei sevizi scolastici, sanitari, sociali e di sicurezza nella scoperta precoce e il trattamento dei bambini con i disturbi di comportamento,
- la risoluzione delle frequenti assenze dei bambini dalla scuola,
- la lotta contro tutte le forme di dipendenza,
- il rafforzamento del meccanismo del controllo informale,
- l’educazione dei bambini in età scolare e prescolare sul ruolo della polizia con l’accento sull’instaurazione del rapporto di fiducia,
- la riduzione dell’orario di lavoro ai pubblici esercizi nei quali l’ordine e la quiete pubblica vengono violati più di frequente,
- l’incentivazione della collaborazione tra la polizia, l’ispettorato statale, l’ispezione sanitaria e il servizio d’ordine comunale per instaurare e mantenere la situazione favorevole dell’ordine e della quiete pubblica,
- l’attuazione del controllo del rispetto delle disposizioni di legge legate al divieto di servire bevande alcoliche e vendere sigarette ai minorenni e alle persone sotto l’effetto dell’alcol nei negozi e nei pubblici esercizi,
- l’offerta di aiuto psicosociale, legale e materiale alle vittime della violenza,
- la manutenzione regolare degli spazi pubblici e lo sviluppo della loro qualità,
- collocare e rendere pubblica l’esistenza delle videocamere per il controllo dei luoghi pericolosi,
- sviluppare il senso di appartenenza e responsabilità dei cittadini per gli spazi pubblici,
- gli interventi nello spazio allo scopo di diminuire la possibilità di eseguire i reati nell’ambito della criminalità patrimoniale e aumentare la possibilità di trovare l’autore,
- rafforzare il meccanismo del controllo formale e informale.