Il 79° anniversario della liberazione della nostra città è stato celebrato questa mattina con la deposizione di una corona di fiori presso il Monumento ai Caduti di Valdibora. La corona è stata deposta dal sindaco Marko Paliaga, dal presidente del Consiglio municipale Emil Nimčević e dal presidente dell’Associazione dei combattenti antifascisti e antifascisti locale Branko Oplanić alla presenza dei consiglieri rovignesi, dei membri dell’UACAA del Rovignese e di altri ospiti e cittadini.
È il giorno in cui Rovigno e i rovignesi ricordano i loro due eroi nazionali, Pino Budicin e Matteo Benussi Cio, ma anche tutti i combattenti antifascisti che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno sacrificato la propria vita per la libertà e un domani migliore. È una data solenne e importante per Rovinj-Rovigno, ma anche per le vicine città e paesi istriani, perché proprio in questi giorni la maggior parte di loro è stata liberata dall’ideologia e dal terrore fascista.
In quest’occasione il sindaco di Rovinj-Rovigno, Marko Paliaga, ha ricordato gli eroi nazionali rovignesi Pino Budicin e Matteo Benussi Cio, ma anche tutti i combattenti antifascisti caduti durante la Seconda Guerra Mondiale.
“Il monumento sul quale siamo riuniti oggi è stato eretto dai cittadini di Rovigno a metà degli anni Cinquanta. Nel tempo divenne un luogo di ricordo permanente per tutti i nostri combattenti caduti che facevano parte del grande movimento antifascista e antinazista. Ed è per questo che dobbiamo ricordare con orgoglio il contributo di Pino Budicino, Matteo Benussi – Cio, dei fratelli Brajković, dei fratelli Lorenzetto, Francesca Bodi, Anton Bučković, dei fratelli Božić, Pietro Bobicchio, Stanko Pauletić, Giordano Paliaga, nonché di tutti gli altri partigiani e attivisti rovignesi. La liberazione della nostra città fu vissuta allora come l’inizio di nuove speranze, ma in parte anche come l’incertezza portata dai nuovi confini politici e la paura della costituzione dell’allora nuovo Stato. Gli optanti e l’esodo degli italiani a Rovigno e in Istria negli anni Cinquanta sono, purtroppo, la realtà della nostra storia. Ma quello fu anche il periodo in cui, sul terreno dell’antifascismo, furono gettate le basi della convivenza e della tolleranza tra due popoli e due culture, quella italiana e quella croata”, ha affermato in quell’occasione il sindaco Paliaga.
Con un minuto di silenzio i presenti hanno reso omaggio ai civili, ai combattenti e a tutti coloro che hanno dato la vita per i valori della pace e della libertà.