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17.10.2024

Il Museo archeologico dell’Istria espone a Francoforte gli “idoli di pane” di Moncodogno

Alla mostra presso il Museo archeologico di Francoforte intitolata “Enigma 2.0 – Chi decifrerà il misterioso codice dell’età del bronzo?”, tra i diciotto oggetti del Museo archeologico dell’Istria saranno esposti anche i reperti provenienti da Moncodogno, l’importante sito archeologico situato nei pressi di Rovinj-Rovigno.

La mostra è il risultato della collaborazione tra il Museo di Francoforte e dieci paesi europei, nonché più di 50 musei, istituzioni culturali e collezioni private tedesche. L’idea di base è quella di presentare e far conoscere al grande pubblico gli enigmatici oggetti in terracotta risalenti all’età del bronzo, conosciuti nella letteratura professionale come “idoli di pane” / “idoli a forma di pagnotta” o “tavolette enigmatiche”.

Dalla metà del XIX secolo ad oggi, nel territorio che va dalla Corsica, attraverso l’Europa centrale e orientale fino al basso Danubio, sono stati raccolti oltre 300 piccoli oggetti enigmatici in terracotta (raramente in pietra). Molto spesso sono di forma ovale (ellissoide) o rettangolare allungata ed appiattita, di circa 9 centimetri di dimensione, e sono decorati con vari motivi geometrici semplici disposti in varie serie. Il motivo più comune è una linea incisa trasversalmente con un’impronta al centro. La loro funzione ha avuto molteplici interpretazioni: un codice particolare riservato a una cerchia elitaria dominante, un tipo di calendario, un registro contabile, un oggetto di culto o persino una forma di pre-scrittura. Proprio per questo motivo vengono ancora classificati come manufatti misteriosi ed enigmatici.

Sul territorio dell’Istria sono stati rinvenuti 6 di questo tipo di frammenti e sono tutti provenienti dal sito del castelliere di Moncodogno, presso Rovinj-Rovigno. La maggior parte dei frammenti è stata scoperta nel settore nord-occidentale dell’acropoli dove si suppone dimorasse l’élite dominante del castelliere. La zona in cui sono stati trovati non fa che confermare l’importanza di Moncodogno e dei suoi abitanti, dimostrando ancora una volta che le località e i castellieri erano collegati e inseriti in un’ampia rete di scambi di beni, esperienze e saperi. Le tavolette di Moncodogno con i cerchietti concentrici impressi trovano riscontri nei territori dell’Italia settentrionale, mentre quelle con linee incise trasversalmente e l’impronta la centro sono affini alle tavolette centroeuropee, il che conferma contatti sulle lunghe distanze. Proprio al fine di presentare l’importanza commerciale di Moncodogno nell’Europa dell’età del bronzo, assieme alle tavolette enigmatiche alla mostra del Museo di Francoforte sono stati prestati diversi vasi e oggetti in bronzo.

 

Fonte: Museo archeologico dell’Istria

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