Seduta solenne del Consiglio municipale
Signore e signori,
nello spirito delle buone usanze della città nella quale si è sempre e soprattutto tenuto conto della garbatezza, dell´ospitalità e dell´invito alla collaborazione, ho l´onore di porgervi un cordiale benvenuto.
Ho il grande piacere di salutare:
– il presidente della Regione Istriana, signor Valter Flego,
– i neoeletti deputati al Sabor: i signori Boris Miletić, Tullio Demetlika,
e il nostro sindaco, signor Giovanni Sponza,
– i sindaci di Pisino, Pinguente, Buie, Parenzo, Dignano e i vicesindaci delle città di Umago e Cittanova,
– i sindaci dei comuni di Valle, Canfanaro e Gimino,
– la delegazione della città amica di Gospić con a capo il sindaco,
– le egregie consigliere e i consiglieri del Consiglio municipale e del Consiglio cittadino dei bambini, gli imprenditori, le autorità, i rappresentanti e i dirigenti della vita economica, pubblica, politica e religiosa della Regione Istriana e della città di Rovigno.
Signore e signori,
ho l´onore e il piacere di porgervi il più cordiale benvenuto. Con la vostra presenza avete dato maggior lustro alla sessione solenne del Consiglio municipale e di ciò vi ringrazio sinceramente. Sono riconoscente anche a tutti quelli che, impediti a presenziare personalmente, ci hanno formulato i più sentiti auguri per la prosperità di Rovigno.
Signor e signori,
questa è la venticinquesima seduta solenne da quando la Città è diventata un´unità d´autogoverno locale. E´ un dato che gli storici probabilmente riterrebbero un frammento, un pezzettino di storia…, tenendo conto del fatto che Rovigno ha lo status di Città già da 195 anni, che le prime tracce scritte testimoniano che gli inizi della formazione di Rovigno come abitato risalgono al IV e V secolo. Dietro a noi ci sono secoli di vivacità economia e politica della città e dei suoi abitanti e non ci sono dubbi che in questa creazione ogni anno è stato molto importante.
Con tutta probabilità da sempre il futuro veniva pianificato, ma anche la vita di ogni giorno è stata sempre analizzata criticamente.
Probabilmente le persone sagge della città valutavano e ponderavano ogni iniziativa.
Così è stato in passato, così è anche oggi.
Nel corso della sua storia la città cambiava e cresceva… indipendentemente da quelli che imponevano il proprio dominio, indipendentemente dalla struttura amministrativo-territoriale oppure dall´ordinamento politico del momento storico. In un dato contesto storico, la Città ha cessato di essere isola, sorgevano e sparivano mura cittadine, numerosi squeri e oleifici, mulini e mulini a vento, tipografie, manifatture, fabbriche, cementifici, fabbriche di candele, di pasta, di vetro, di lavorazione del pesce, del tabacco, … e poi hanno iniziato ad arrivare i turisti … di anno in anno sempre più numerosi.
Al posto della chiesetta di San Giorgio venne costruita l´imponente chiesa di Sant´Eufemia, la protettrice della città, vennero costruiti il Molo grande e il Molo piccolo, il porto di Valdibora, l´edificio del tribunale civile e penale e il carcere, arrivò la ferrovia, l´ospedale, l´istituto per le ricerche marine … la piazza cittadina con la torre dell´orologio, il teatro, la passeggiata f.lli Gnot…i primi alberghi, gli interventi paesaggistici dei conti Hütterott e Milewski, le scuole, la casa per anziani e disabili, gli asili, il cimitero. …l´officina del gas, l´illuminazione a gas, l´acquedotto, l´energia elettrica, il telefono, l´asfalto…
Per dirla in breve: sempre il filo conduttore sono state la sicurezza, la tutela sanitaria, l´istruzione, l´infrastruttura, la cultura e l´ambiente.
Nel corso di tutti questi secolo Rovigno e i suoi cittadini sicuramente hanno dovuto aprire non solo la porta cittadina, ma anche i propri limiti individuali, poiché altrimenti Rovigno oggi non sarebbe così “europeizzata”, nel senso migliore di intendere l´Europa, sia materialmente sia spiritualmente.
Oggi Rovigno è così.
Ritengo, senza ombra di dubbio, che i cittadini di Rovigno nel corso di tutti questi cambiamenti hanno vissuto anche il proprio processo di educazione reciproca, di rispetto e accettazione dei cambiamenti della propria lingua, della propria identità, della cultura di vita,… e della propria particolarità , la cittadinanza di Rovigno, e di questo si tratta, deve proprio ai cambiamenti che era pronta a offrire, accettare… ma anche a salvaguardare, curare ed essere soprattutto orgogliosa dei propri valori, ed essere sempre più conscia dei valori dei propri risultati di lavoro…ma anche conscia dei danni che ci arreca una così centralizzata, e non sempre con noi benevola, Repubblica di Croazia.
Questa era la base sulla quale sin dai tempi remoti si sapevano trasformare le manchevolezze in vantaggi… mentre la Città e la qualità della vita in città progredivano continuamente verso una vita migliore per i cittadini. Oggi non possiamo fare a meno di nominare le generazioni di genti rovignesi che in quest´ambiente ereditato dai nostri avi hanno creato e creano tuttora questo clima civile che molti c´invidiano … e un ambiente nel quale, ritengo, sia piacevole vivere per la gran maggioranza dei cittadini… e gioire per la crescita e la prosperità delle nuove generazioni.
Sempre e costantemente si pianificava e si conduceva una politica che aveva per obiettivo migliorare la qualità della vita in città.
Signore e signori,
l´odierna seduta solenne è l´ultima di questo mandato del Consiglio municipale, pertanto a nome delle consigliere e dei consiglieri ringrazio per la collaborazione il sindaco e l´amministrazione municipale, i direttori e i responsabili delle istituzioni e aziende cittadine e regionali, i direttori delle scuole elementari e medie superiori, degli asili, le associazioni, i mass media che hanno seguito la nostra attività in questi quattro anni di mandato.
E´ stato un mandato nel quale in molti settori della vita pubblica sono stati realizzati dei passi avanti nello sviluppo, tutti i compiti importanti sono stati portati a termine, in base al piano e programma di lavoro, … e non manca nemmeno oggi la risolutezza nel pianificare progetti per il futuro… il tutto nel desiderio che la nostra vita e quella dei nostri concittadini sia più sicura, più piacevole e con più contenuti, … e con la visione del futuro che sproni, incoraggi e riempia di ottimismo le nostre giovani generazioni.
E alla fine cari concittadini e cari ospiti,
desidero a tutti una piacevole serata e porgo i miei migliori auguri in occasione della festa di Sant´Eufemia, protettrice della città di Rovigno.