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29.01.2022

Mostre con tradizioni e musica in occasione della Notte dei musei a Rovigno e a Villa di Rovigno

In occasione della Notte dei musei a Rovigno e a Villa di Rovigno si è svolto un programma serale arricchito di numerose location nuove.

“Quest’anno apriamo la Notte dei musei a Villa di Rovigno, che è, direi, una tappa storica lunga circa sette chilometri e che crediamo darà nuove prospettive non solo al museo, ma anche alla collaborazione congiunta alla Notte dei musei”, ha affermato Tajana Ujčić, direttrice del Museo della Città di Rovinj-Rovigno e coordinatrice di questo evento, ringraziando tutti i partecipanti.

I visitatori della Notte dei musei, dal vivo e virtuali tramite la pagina Facebook del Museo, sono stati salutati anche dal Sindaco della Città di Rovinj-Rovigno, Marko Paliaga:

“Sono particolarmente felice che abbiamo aperto la Notte dei musei anche qui, nella Casa della cultura di Villa di Rovigno, per diversi motivi. Innanzitutto perché ci dà l’opportunità di ricordare il compianto artista, Marčelo Brajnović, e spero che apprezzerai le sue opere e lo conoscerete meglio. In secondo luogo, ci troviamo in un edificio storico che è stato recentemente acquistato dalla Città di Rovinj-Rovigno e per il quale è prevista una ristrutturazione, che in un certo senso è già iniziata. Inoltre, è in corso la ristrutturazione del nostro Museo cittadino, che rappresenta uno dei nostri più grandi progressi e investimenti nella cultura. Un evento testimoniato da questa sera”, ha affermato il sindaco di Rovigno.

Gli ambienti della Casa della cultura locale sono stati impreziositi da ben due mostre. “Villa di Rovigno attorno al 1955 sulle fotografie di F. Nevski” è il titolo della mostra di fotografie dal patrimonio del Museo storico e navale dell’Istria, che annuncia l’inizio della collaborazione con il Museo di Rovigno in occasione del 500° anniversario della fondazione di Villa di Rovigno nel 2025, quando è pianificata una mostra ancora più ricca.

La seconda mostra, dalle collezioni del Museo della Città di Rovinj-Rovigno, è composta dalle prime opere dell’eccezionale pittore Marčelo Brajnović il quale, come spiega la curatrice del Museo di Rovigno, Elizabeta Rogović, proprio qui nel 1967 presentò per la prima volta le proprie opere al pubblico nostrano.

“Credo che tutti gli abitanti di Villa di Rovigno siano consapevoli di aver avuto un grande artista come concittadino. Spetta a noi e a loro preservare il patrimonio e indagare ulteriormente sul suo lavoro artistico”, ha affermato la curatrice Rogović.

Contemporaneamente, di fronte al Museo di Rovigno, uno dei quattro nuovi veicoli dell’Unità pubblica dei Vigili del fuoco di Rovinj-Rovigno ha catturato l’attenzione dei passanti. Il veicolo tecnico pesante è attrezzato con il maggior numero di strumenti, quindi è stato molto interessante, soprattutto per i più giovani. Ricordiamo che nel corso della serata è stato possibile visitare anche la collezione museale dei vigili del fuoco di Rovigno nella loro sede di cento metri quadrati, dove i visitatori hanno potuto ammirare le attrezzature, le divise, i dettagli degli interventi e molti altri oggetti interessanti.

La piazza del Ponte è stata abbellita da una mostra all’aperto intitolata “Baril Bareîl – Culla dei sardoni sotto sale”. Si trattava infatti della mostra delle botti di legno impiegate nella salatura e nel trasporto del pesce sotto sale, il cui aspetto non è cambiato in modo significativo dall’antichità. I reperti esposti risalgono probabilmente alla fine del XIX secolo. Le botti restaurate sono state presentate attraverso una proiezione video di Anita Jelić, una dipendente del Dipartimento di restauro e conservazione del Centro internazionale di archeologia subacquea di Zara.

Josip Višnjić dell’Istituto croato di restauro ha inoltre presentato al pubblico per mezzo di una proiezione alcuni dati interessanti riguardanti la storia più antica di Rovigno, ottenuti grazie agli scavi archeologici effettuati nel Palazzo Califfi, che comprendono l’intero piano terra del Museo cittadino. I visitatori hanno potuto “sbirciare” il corso dei lavori, dato che il piano terra del Museo era interamente illuminato a tale scopo.

“Sono stati rinvenuti dei reperti che testimoniano il reinsediamento dell’isola di Rovigno nei tempi incerti della tarda antichità. In questo sito sorgevano le mura fortificate della città, i cui resti sono stati trovati durante le ricerche. La posizione della parte insulare dell’abitato è stata confermata dai ritrovamenti del lungomare originario della città, che ad est si affacciava sulla terraferma più vicina”, afferma Višnjić.

Lara Kreš, sempre dell’Istituto croato di restauro, ha rivelato al pubblico una curiosità riguardante le ricerche di conservazione e restauro nella chiesa di S. Tommaso Apostolo a Rovigno. La ricerca effettuata sulle pareti e sui soffitti ha rivelato l’età della chiesa stessa, che è conosciuta come uno degli edifici più antichi della città vecchia, e come tale rappresenta una parte dell’identità di Rovigno.

“Sebbene abbiamo a malapena graffiato lo strato superficiale delle pareti bianche della galleria, abbiamo scoperto diversi strati pittorici e come la chiesetta sia cambiata molte volte nel corso della storia”, ha spiegato Lara Kreš.

Oltre alle mostre e alle conferenze, la Notte dei musei è stata accompagnata dalle note jazz che echeggiavano dal balcone di palazzo Califfi, l’attuale Museo. Il Trio Puro, composto da Branko Sterpin alla tromba, Aleksandar Lukić alla chitarra e Srđan Kuzmanović al contrabbasso, ha arricchito questa Notte dei musei sotto le stelle.

Sullo schermo del cinema “Antonio Gandusio”, gli spettatori hanno avuto l’opportunità di vedere dei brevi documentari sulla Rovigno negli anni ’60 gentilmente offerti dall’Archivio croato di Stato e dagli archivi della Radio e televisione croata (HRT).

Grazie all’Istituzione ed Associazione “Casa della batana”, i visitatori della Notte dei musei di quest’anno hanno potuto ammirare un piccolo angolo di tradizione rinata e “respirare” l’atmosfera di una volta.

Sul lungomare di Rovigno i membri dell’Associazione, nell’ambito del programma annunciato “I ꭍuòghi d’oûna vuòlta”, hanno presentato agli interessati i giochi antichi. Nell’area delimitata, conformemente alle misure epidemiologiche, chiunque volesse poteva giocare a pisùco o a buòsolo, i bambini giravano la corda, e si giocava a “balena còri, scòndi, cùfa e tàia”. Oltre al gioco, l’obiettivo era quello di far conoscere al pubblico più da vicino i nomi antichi di questi giochi.

Poco più in là era esposta la più antica batana rovignese, Risorta-RV 294, realizzata nel 1914, e donata all’Associazione da Franco Diritti Curadeîn nel 2002.

Oltre a quella più antica, le batane Liliana, Oûn rìgno…, Pierina, Albachiara, Leonberg, Calsanta, Antonietta, Fiamita e Regina hanno sfoggiato orgogliosamente le loro sontuose vele o farài.

La “Casa della batana” ha fatto rivivere la tradizione in un’altra location, infatti sulla riva Giordano Paliaga, è stata adibita la casetta “La Cuʃeîna da nuòna Fiamìta” dove è stata esposta la fedele riproduzione della cucina di un tempo. I passanti sono stati accolti dai membri dell’Associazione vestiti con i costumi tradizionali di Rovigno.

La “Notte all’acquario” ha attirato molti al Centro per la ricerca marina dell’Istituto Ruđer Bošković. Qui i visitatori hanno potuto osservare il meraviglioso mondo marino situato in oltre venti acquari, il più grande dei quali è quello delle orate e dei branzini. Inoltre è stata inaugurata la mostra dedicata al 130° anniversario del Centro di Rovigno, conosciuto e riconosciuto a livello europeo per la sua più completa documentazione scientifica sullo stato del mare.

Oltre le porte aperte della Scuola media superiore Eugen Kumičić, i visitatori hanno potuto ammirare una mostra progettata in occasione dei 70 anni di formazione professionale in lingua croata a Rovigno.

Per permettere ai concittadini e ai visitatori di poter godere di tutte le location in tranquillità, è stato organizzato un autobus gratuito con tratta Rovigno-Villa di Rovigno-Rovigno, mentre tutti coloro che non hanno potuto partecipare all’evento dal vivo, hanno avuto l’opportunità di seguirlo in diretta sul Pagina Facebook del Museo.

A giudicare dal numero di visitatori soddisfatti, 850 dei quali hanno visitato le location dal vivo e 5593 hanno seguito il programma virtualmente, anche quest’anno il Museo di Rovigno ha coordinato con successo questo importante evento di gennaio, sotto il patrocinio della Città di Rovinj-Rovigno e dell’Ente per il turismo Rovinj-Rovigno, nonché con l’aiuto di tutti coloro che hanno partecipato a questa significativa Notte: l’Istituzione e Associazione – Casa della batana, l’Unità pubblica dei vigili del fuoco di Rovinj-Rovigno, il Comitato circoscrizionale di Villa di Rovigno, l’Università popolare aperta di Rovinj-Rovigno, la Scuola di formazione professionale Eugen Kumičić, l’Istituto Ruđer Bošković, il Centro per la ricerca marina, l’Istituto croato di conservazione, il Centro internazionale di archeologia subacquea a Zara, il Museo storico e navale dell’Istria.